Anni fa ebbi la stessa folle intenzione: tornare alla dimensione umana, staccare la spina col mondo senza futuro dello sfruttamento indiscriminato. Comprammo, proprio come voi, un terreno in Sabina, meravigliosa terra d'ulivi e di vino, d'acque e colline. Mi permisero di trasformare un vecchio casaletto in abitazione, opera che conclusi dopo quattro lunghi anni, da solo. Intorno a me una farmacia naturale a cielo aperto, della quale approfittavamo copiosamente, sia per me e la fidanzata d'allora, sia per Roma, distante una settantina di km. Ci unimmo al movimento Terra/TERRA di Roma, e là ci recavamo nei fine settimana a distribuire le erbe e i preparati, oleoliti, enoliti, tinture madri, fra i vari risvegliati della Capitale, in mercati di produttori autorganizzati ed autocertificati. Di ricevere visite da Roma, neanche a parlarne. I cittadini ormai sono talmente disabituati alla campagna, che la vivono come un "niente" poco attraente, in confronto alle molteplici allucinazioni urbane. Ma l'interesse per il naturale cresceva, e le persone ci ammiravano molto, prendendo a piene mani dalla nostra riconquistata Sapienza. Per la prima volta producemmo il nostro Sacer Vinum, aiutati da un anziano del luogo che ci amava come nipoti. Aiutammo molti cani Maremmano-Abruzzesi a crescere, distribuendoli in case sicure; bevemmo per tutto il tempo acqua di sorgente; organizzammo iniziative pubbliche nei paesi limitrofi, a scopo didattico (sapone fatto a mano, compost naturale, fitoterapia, trattamenti antiparassitari e antifungini naturali...); aiutammo pastori e apicoltori nella produzione e nelle vendite. Insomma, cari Patrizia, Simone e Teodora, a voi la mia massima stima e solidarietà, che viene da queste esperienze, la più verace e sincera che ci sia. A presto. Marco e Dario.
Anni fa ebbi la stessa folle intenzione: tornare alla dimensione umana, staccare la spina col mondo senza futuro dello sfruttamento indiscriminato. Comprammo, proprio come voi, un terreno in Sabina, meravigliosa terra d'ulivi e di vino, d'acque e colline. Mi permisero di trasformare un vecchio casaletto in abitazione, opera che conclusi dopo quattro lunghi anni, da solo. Intorno a me una farmacia naturale a cielo aperto, della quale approfittavamo copiosamente, sia per me e la fidanzata d'allora, sia per Roma, distante una settantina di km. Ci unimmo al movimento Terra/TERRA di Roma, e là ci recavamo nei fine settimana a distribuire le erbe e i preparati, oleoliti, enoliti, tinture madri, fra i vari risvegliati della Capitale, in mercati di produttori autorganizzati ed autocertificati. Di ricevere visite da Roma, neanche a parlarne. I cittadini ormai sono talmente disabituati alla campagna, che la vivono come un "niente" poco attraente, in confronto alle molteplici allucinazioni urbane. Ma l'interesse per il naturale cresceva, e le persone ci ammiravano molto, prendendo a piene mani dalla nostra riconquistata Sapienza.
RispondiEliminaPer la prima volta producemmo il nostro Sacer Vinum, aiutati da un anziano del luogo che ci amava come nipoti. Aiutammo molti cani Maremmano-Abruzzesi a crescere, distribuendoli in case sicure; bevemmo per tutto il tempo acqua di sorgente; organizzammo iniziative pubbliche nei paesi limitrofi, a scopo didattico (sapone fatto a mano, compost naturale, fitoterapia, trattamenti antiparassitari e antifungini naturali...); aiutammo pastori e apicoltori nella produzione e nelle vendite.
Insomma, cari Patrizia, Simone e Teodora, a voi la mia massima stima e solidarietà, che viene da queste esperienze, la più verace e sincera che ci sia. A presto. Marco e Dario.